LE DONNE I CAVALIER L’ARME GLI AMORI
di Monica Morini, Bernardino Bonzani, Franco Tanzi
con gli attori del Laboratorio Permanente
“Quel che l’uom vede, Amor gli fa invisibile
e l’invisibil, fa vedere Amore” Ludovico Ariosto
Si insegue l’amore, anche nelle storie, ci si perde e si combatte per amore. Chi entra nel castello di dame e cavalieri saprà riconoscere la propria armatura, sfidare il destino, rincorrere l’amore e incantarsi di parole antiche come il mondo. A ogni pena d’amore c’è rimedio, un gentile aggiustacuoriche con sapienza saprà cucire strappi e ferite, suggerire le parole per consolare chi ha perduto il senno.
Il percorso si srotola per le stanze e i cortili del castello di Palazzo Pio, prevede incontri inaspettati, sfide, luoghi di ristoro e di ascolto.
Le armature coprono e svelano, paure e debolezza. Ancora si fugge e si rincorre l’amore. Ancora ci si incanta e si perde il senno. Ancora si combatte. I cavalieri si perdono, si rincorrono, si affrontano, fuggono nella selva o galleggiano sulla luna ritrovando in ampolle sigillate i ritagli di vita non riconosciuti, dimenticati, rifiutati. La saggezza ariostesca ci dice che nulla nell’universo va perduto, le cose perse in terra forse vanno a finire sulla luna. Orlando ritrova il senno, grazie ad Astolfo, ma non l’amore.
Le storie ci fanno salire e scendere le scale non solo del sapere, ma del sentire.